Nella stagione estiva, quanto è bello uscire all’aperto e godersi una bella passeggiata, magari in compagnia? Tuttavia, sono molti i rischi che si corrono stando a stretto contatto con la natura senza le dovute precauzioni.
In questo articolo parleremo di uno dei problemi che più si sta sviluppando nell’ultimo periodo: il morso di zecca.
Le zecche sono parassiti esterni, appartenenti all’ordine degli Ixodidi (compreso nella classe degli Aracnidi, la stessa di ragni, acari e scorpioni), dalle dimensioni che variano da qualche millimetro negli stadi giovanili fino a un centimetro nello stadio adulto. Dal corpo tondeggiante ed il capo non distinguibile dal corpo, sono munite di un rostro (apparato boccale) in grado di penetrare la cute e succhiare il sangue degli ospiti.
Leggende metropolitane narrano che le zecche saltino sui loro ospiti o addirittura che siano capaci di volare. Niente di più falso!
In realtà, per raggiungere il loro ospite, esse si posizionano all’estremità delle piante o dei cespugli aspettando il passaggio dell’animale o dell’uomo al quale aggrapparsi.
Grazie all’anidride carbonica emessa e al calore del corpo, i parassiti possono avvertire la presenza di un possibile ospite. Una volta raggiunto, vi si insediano conficcando il rostro nella pelle e cominciando a succhiarne il sangue (nell’uomo in genere prediligono punti come il collo, la nuca, i fianchi, la parte posteriore del ginocchio e nelle ascelle).
Il morso è generalmente indolore poiché nella saliva inoculata è contenuta una certa quantità di principio anestetico.
Generalmente, le zecche rimangono ancorate all’ospite per un periodo che varia tra i 2 e i 7 giorni, per poi lasciarsi cadere spontaneamente.
Prima di tutto non cercare di toglierla con le mani o schiacciarla con le dita. Evitare inoltre di utilizzare qualsiasi tipo di sostanza nel tentativo di rimuoverla (es. alcol, benzina, ammoniaca, acetone, sostanze grasse o particolari tipi di olio) poiché potreste provocare il rigurgito di materiale infetto da parte della zecca in sofferenza peggiorando la situazione.
È di fondamentale importanza contattare il proprio medico di base o rivolgersi a strutture sanitarie di pronto soccorso e/o la guardia medica.
Ciò che bisogna fare è rimuoverla il prima possibile. La procedura per togliere una zecca dalla cute è semplice, ma necessita di mani esperte ed appositi strumenti.
Per questo motivo, deve essere effettuata dal personale sanitario e devono essere evitate tutte le manovre e rimedi “fai da te”.
Più si è tempestivi nella rimozione del parassita, minori saranno i rischi di malattie o infezioni.
Come dicevamo, la puntura di zecca, solitamente, non è né dolorosa né pruriginosa, tuttavia può essere pericolosa per l’uomo sia per le reazioni allergiche che per il potenziale rischio di trasmettere gli agenti responsabili di alcune patologie, quali: l’encefalite da zecca o Tbe e la malattia di Lyme (trasmesse principalmente dalla zecca dei boschi), la rickettsiosi (trasmessa principalmente dalla zecca del cane), la febbre ricorrente da zecche, la tularemia, la meningoencefalite da zecche e l’ehrlichiosi.
Solo raramente (il 5% dei casi in soggetti bambini e anziani) queste infezioni possono essere pericolose per la vita.
Si possono adottare misure di prevenzione contro i morsi delle zecche quando si è all’aperto, soprattutto nelle zone ad alto rischio (boschi, prati con erba alta, ecc.), usando diverse accortezze, come: camminare al centro di sentieri battuti, evitare di sedersi per terra, su tronchi d’albero o su muretti di pietre; indossare abiti coprenti di colore chiaro, scarpe chiuse e cappello. spruzzare sugli abiti repellenti contenenti permetrina e applicare sulla cute un insettifugo contenente DEET (dietiltoluamide).
Al rientro, ricordati di controllare attentamente le parti scoperte (possibilmente con l’aiuto di un’altra persona per le zone più difficili da ispezionare), l’abbigliamento, lo zaino o altro materiale rimasto appoggiato sull’erba prima di rindossarlo.
Infine, ispeziona bene i tuoi animali domestici ed i bambini.